Così il rotolo di crepes diventa protagonista: ricotta, spinaci e salsa per cena da ricordare

In una cucina dove si preferisce il pratico al ceremoniale, il piacere sta spesso nel gesto semplice di arrotolare. Tra involtini primavera, burritos e dolma, qui si propone una versione italiana di quel gesto: un rotolo di crepes farcito con spinaci e ricotta, servito su una salsa di pomodoro fatta in casa. La scelta è chiara: non si tratta di un piatto di passaggio, ma di una preparazione che richiede tempo e qualche attenzione tecnica, e che però restituisce un risultato adatto a una tavola di festa o a una cena condivisa. Nel racconto che segue si spiega passo dopo passo come ottenere crepes sottili e regolari, un ripieno cremoso e una salsa equilibrata, con consigli pratici utili a chi cucina in Italia o altrove. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda la gestione dei tempi: la ricompensa arriva se si rispetta la fase di riposo dell’impasto e si organizza lo spazio di lavoro.

Preparazione e impasti: la base delle crepes

Per ottenere crepes sottili e flessibili è importante dosare gli ingredienti con precisione: a titolo indicativo si parte da 250 ml di latte, 2 uova, 100 g di farina e circa 50 g di burro fuso, con un pizzico di noce moscata e sale. In una ciotola si miscela prima il liquido con le uova e gli aromi, poi si incorpora la farina fino a un composto liscio e senza grumi. Lasciare riposare la pastella per almeno 20 minuti aiuta la maglia glutinica a rilassarsi e migliora la cottura. Sul fuoco, una padella antiaderente ben calda e una leggera pennellata di burro o olio sono sufficienti per stendere l’impasto: versare un mestolo al centro, ruotare la padella per distribuire e cuocere finché i bordi si sollevano, poi girare la crepe.

Così il rotolo di crepes diventa protagonista: ricotta, spinaci e salsa per cena da ricordare
Una crêpe dorata e sottile, pronta per essere farcita con ricotta e spinaci. – greenlensco.it

Consigli pratici: regolate la fiamma per evitare che la crepe scurisca troppo in fretta e impilate le crepes su un piatto coprendole leggermente per mantenerle morbide. Se volete guadagnare tempo, preparate il doppio delle crepes e conservatele separate da carta forno in frigorifero per la colazione del giorno dopo. Lo raccontano i cuochi esperti: la gestione delle temperature e il riposo dell’impasto fanno la differenza tra una crepe fragile e una che si arrotola senza rompersi.

Ripieno, salsa e assemblaggio: tempi di cottura e consigli pratici

Il ripieno parte da 250 g di spinaci freschi (o surgelati ben scolati) e 250 g di ricotta. In padella si scalda 50 ml di olio extravergine con uno spicchio d’aglio intero, si aggiungono gli spinaci e si saltano a fuoco vivace finché rilasciano e perdono l’acqua; quindi si spegne il fuoco e si lascia raffreddare. Frullando gli spinaci con la ricotta e un pizzico di noce moscata si ottiene una crema omogenea: aggiustate di sale e pepe. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la necessità di far raffreddare il ripieno prima di spalmarlo sulle crepes, così si evita che il vapore renda molle la struttura del rotolo.

Per la salsa di pomodoro basta tritare 500 g di pomodori maturi (o usarne una buona conserva), soffriggere una cipolla e uno spicchio d’aglio nell’olio, unire i pomodori e far sobbollire per 20–30 minuti con un pizzico di zucchero e sale per correggere l’acidità. Per assemblare, sovrapponete le crepes su un foglio di pellicola creando una striscia rettangolare: due file affiancate di tre crepes ciascuna formano una base resistente. Stendete il ripieno lasciando qualche centimetro libero ai bordi, ripiegate i lembi e arrotolate partendo dal lato corto per ottenere un cilindro compatto. Tagliatelo in fette di circa 4 cm e sistematele su una teglia con sul fondo uno strato di salsa. Cuocete in forno preriscaldato a 200 °C per circa 25 minuti, finché i bordi risultano dorati. Prima di servire aggiungete qualche foglia di rucola per freschezza; il piatto resta vegetariano, morbido e adatto alla condivisione, e mostra come un piccolo investimento di tempo in cucina restituisca più di una semplice portata.